La
mozzarella in carrozza a modo mio: ricca e gustosa
L’origine del nome è piuttosto romantica: le due fette di pane che racchiudono la preziosa mozzarella riconducono ad
un’accogliente carrozza d’altri
tempi, mentre i fili che si formano quando la si divide, ancora calda, ricordano
invece le briglie dei cavalli che la
conducono.
Nonostante il nome principesco, si tratta invece di un
piatto piuttosto semplice che nasce
da ingredienti poveri e “di riciclo”. Infatti, in origine, la “mozzarella in
carrozza” era composta da fette di pane
casereccio raffermo che racchiudevano al loro interno della mozzarella di bufala, nella versione campana, o fiordilatte, nella versione laziale,
insaporita da filetti di acciuga; e
per rendere il tutto ancora più gustoso venivano passate nell’uovo e poi fritte. Niente più del fritto rende i piatti saporiti!